Impianti Tradizionali:
Adeguamenti, Restyling e Riparazioni
ElettriTec da sempre presta molta attenzione anche alle
manutenzioni degli impianti elettrici. Sembra una considerazione
scontata all'apparenza ma non lo è per vari motivi :
In primis la cultura italiana diffusa (non applicabile solo in alcune
zone industrializzate del nostro bel paese) è che "se un impianto funziona
che problema c'è ?" I problemi invece potrebbero essere molti, più di quanto
si possa immaginare ! Siamo un paese di poeti e navigatori ed aggiungerei
anche di Grandi costruttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche ma
nessuno ci ha insegnato anche un po' di buon senso ed educazione
elettrica......
Per questo, la manutenzione sarebbe alla base di
tutto: è come tenere pulita e curata la bocca; potrebbe sembrare
una similitudine avventata ma non lo è perché così come un igiene dentale
scarsa o assente può portare a situazioni di disagio e infezioni dolorose o
drammatiche come la perdita dei denti, anche l'impianto elettrico trascurato
può portarci a situazioni di disservizio e principi di incendio o, peggio
ancora, a rischio di perdita di vite umane.
In secondo luogo con la manutenzione si mantiene in piena efficienza
il nostro impianto elettrico, evitando perdite di corrente che possono
rivelarsi oltre che pericolose (sono la causa degli incendi) anche costose
da trovare ed eliminare successivamente.
Vale la regola che prevenire è meglio che curare.
ElettriTec perciò può aiutarvi a svecchiare il vostro impianto elettrico
obsoleto sostituendo tutto ciò che può essere ritenuto pericoloso (è qui
non si parla di obsolescenza programmata ma di una vera e propria fine vita
degli apparecchi che compongono il Vostro impianto elettrico dopo tanti anni
di onorato servizio) soprattutto le prese delegate a fornire energia
ai nostri carichi più importanti come il forno, la lavatrice,
l'asciugatrice, lo scaldabagno o quanto altro assetato di corrente.
Infatti, per rinnovare il vostro impianto elettrico, le
aziende produttrici di ogni serie civile prevedono sovente il mantenimento
in produzione delle vecchie serie per la mera manutenzione ordinaria al fine
di mantenere intatto il design scelto dal cliente al suo tempo.
Tuttavia se i pezzi da cambiare sono molti vale la pena di valutare se
cambiare la vecchia serie civile con una più nuova la quale, normalmente,
nella sua nuova veste di ultima nata costa meno della precedente (nel caso
di serie di base con apparecchiature bianche, grigie o nere con placche in
resina) e nel peggior dei casi lo stesso prezzo o di poco superiore a quella
in proprio possesso.
Chiaramente per coloro che posseggono serie civili con placche in presso
fusione colorate è auspicabile mantenere l'esistente a meno che i vecchi
apparecchi non siano venuti a noia o rovinati dall'usura del tempo.
Un discorso a parte invece lo merita il centralino
elettrico, il così detto quadro o quadretto elettrico. I pezzi che lo
compongono sono principalmente di due tipologie :
Interruttori Magnetotermici
Interruttori Differenziali (volendo anche magnetotermici)
La vita media di tali apparati, soprattutto per gli
interruttori magnetotermici, è difficile da quantizzare poiché la loro
conformazione li rende robusti e duraturi (normalmente sono
elettromeccanici). Chiaramente va visto nell'arco degli anni quante volte
gli è stato richiesto un intervento a causa di corti circuiti (parte
magnetica) o di sovra assorbimento (parte termica); ambedue le situazioni di
intervento possono accorciare la vita dell' interruttore soprattutto se in
caso di distacco viene tentato dall' utente di riattaccare la corrente senza
prima cercare la causa del guasto. La loro vita comunque, secondo noi, si
aggira tranquillamente attorno i 15-20 anni sempre nell'ottica di avere una
dispositivo vigile e performante; superare tali valori non inficia il
funzionamento ma potrebbe andare a discapito della sicurezza.
Un discorso diverso invece lo merita l'interruttore
differenziale, comunemente chiamato "Salvavita®";
tale dispositivo è costituito anche da una parte elettronica e qui, "casca
l'asino"......e visto che di oggetti elettronici che superano i 10 anni ce
ne sono ben pochi nelle nostre case, sempre secondo noi, sarebbe
consigliabile sostituire tale interruttore differenziale almeno allo scadere
dei 10 anni, sempre per non rischiare malfunzionamenti. Si aggiunge il fatto
che un interruttore "Salvavita®" guasto
purtroppo continua a fornire corrente poiché la parte di sezionamento
elettromeccanica resta in posizione ON e solo saltuariamente commuta sulla
posizione OFF senza possibilità di riarmarsi. Anche la prova con il tasto T
di test non è indice di buon funzionamento (per quello ci vogliono degli
strumenti appositi che simulano una dispersione di corrente entro i valori
nominali dell' interruttore differenziale) ma solo che la parte meccanica è
funzionante e non incollata come accade spesso.
Ripetiamo, quanto detto è solo il nostro modesto parere e
non legge; peraltro la legge prevede l'obbligo del
"Salvavita®" fin dal lontano 1990 ma nessuno dei normatori si è
mai posto il problema di farne verificare il funzionamento, almeno ogni 10
anni come invece sarebbe auspicabile, ma questa è un'altra storia.